Pozzomaggiore: la devozione di un popolo nelle  molteplici tradizioni religiose

21.04.2022

di Matteo Cugusi

A Pozzomaggiore di certo non mancano le feste, e le tradizioni, contribuendo a rendere  il nome del paese più popolare. In particolare per quanto riguarda le feste a cavallo, tanto che è stato istituito un museo a tema, essendo il cavallo elemento fondamentale nella comunità dei pozzomaggioresi. Ma le feste non sono solamente quelle con i cavalli. Come in tantissimi altri paesi della Sardegna la prima festa è quella di Sant'Antonio (16/17 gennaio) con le messe solenni, l'accensione de "su fogulone" e la benedizione degli animali. A seguire questa festa nel mese di febbraio o di marzo si festeggia il carnevale con la sfilata dei carri allegorici il martedì grasso. A Marzo/Aprile non può mancare la Santa Pasqua con le messe accompagnate dai sacri riti de "s'incravamentu"  e "s'iscravamentu" con la Via Crucis.

Il 22 ed il 23 Aprile si festeggia San Giorgio, patrono del paese, la cui statua viene portata in processione accompagnata dai cavalli, i quali, per questa occasione di festa,  fino a non molto tempo, fa correvano l'ardia. Un mese dopo il patrono si festeggia Santa Rita per la quale viene fatta una messa solenne ed alla quale partecipano tante bambine che vengono vestite come la Santa. A tutto ciò segue poi  un grande rinfresco in piazza Convento.


Il 15 giugno si celebra la messa in onore della beata Edvige Carboni, per la quale c'è una grande devozione anche perché la beata era proprio di Pozzomaggiore, e gli abitanti non attendono altro che la santificazione. Due settimane dopo si festeggiano i santi Pietro e Paolo per i quali oltre alle messe che vengono celebrate nella chiesetta (posta fuori dal paese) viene corsa l'ardia a cavallo .
Ma la  festa più attesa dai pozzomaggioresi è San Costantino nei giorni 6/7 luglio. Anche questa festa appare molto suggestiva con i riti religiosi solenni, seguiti poi dalla processione e dalla bellissima ardia.

A fine estate per la precisione il 31 agosto e l'1 settembre si celebra la festa di Santu Antineddu la quale è una sorta di "copia" del San Costantino di luglio solamente con l'aggiunta de "s'ardia e sos pitzinnos" ovvero l'ardia dei bambini. (ricordiamo che l'ardia è una corsa sfrenata a cavallo)

Si concludono poi le feste con "Su Saludu", la festa in onore della Madonna della Salute  che si celebra il 28/29 settembre. E' è una delle feste più sentite, nonostante non ci siano i cavalli, ma è caratterizzata oltre che dalle sante messe da una grande presenza di bancarelle che stanziano per tutta via Convento creando un ambiente molto particolare. Si susseguono Ognissanti e la commemorazione dei defunti  per i quali non ci sono particolari tradizioni oltre ai riti religiosi.

Foto: dal Web, "Sardegna in festa"

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