SA CHIDA SANTA, LA PASQUA NELLA PROVINCIA DI ORISTANO

 Il periodo della Quaresima è vissuto in tutto il mondo cattolico con grande gioia e aspettativa e ogni cittadina Italiana possiede i propri riti per celebrare il ricordo della Passione di Cristo e la sua successiva Resurrezione. Nella provincia di Oristano, la Pasqua è vissuta dalla popolazione e dai turisti, che hanno la fortuna di trovarsi da quelle parti, attraverso manifestazioni di enorme intensità e riti antichissimi. Il visitatore verrà inevitabilmente conquistato dalle alternanze di luci e ombre nelle processioni fra le vie dei paesi, dai particolari degli abiti, dalle musiche e dai canti liturgici tradizionali che accompagnano i riti sacri, accompagnati a loro volta dal suono di strumenti musicali unici nel genere. Sa Chida Santa (la Settimana Santa), ha inizio con sas Prammas ovvero la processione della Domenica delle Palme. Successivamente viene ripercorsa la Passione mentre il Venerdì prima di Pasqua si trasforma nel dì del Cristo morto. In alcuni centri il valore di questi particolari giorni, raggiunge l'apice in momenti come la processione de "i Misteri" o s'Iscravamentu, l'atto in cui vengono tolti dal corpo del Santo i chiodi che uniscono il suo corpo alla croce, per essere in seguito trasferito su di una lettiga e portato in processione. Per concludere, una grande esplosione di gioia accompagna ad Abbasanta, Ghilarza e ovunque nell'area di Oristano la Domenica di Pasqua, quando l'austerità lascia spazio ai festeggiamenti per la Resurrezione di Gesù. 

Tratto dal web  "Abbasanta Ghilarza.it" 

Gabriele Cau

"I riti della Settimana Santa iniziano con la Domenica delle palme, giorno in cui vengono benedette e portate in processione dai fedeli le palme mirabilmente lavorate ad intreccio. A Ghilarza e Norbello, la mattina del Venerdì Santo, la statua della Madonna viene accompagnata per la tradizionale 'visita alle sette chiese' che ricorda la ricerca di Gesù morto da parte di Maria sua madre; la sera si svolge il rito de 'S'Iscravamentu' durante il quale avviene la deposizione di Gesù dalla croce. Cristo viene poi portato in processione con i fedeli che cantano tradizionali inni in lingua sarda. Il giorno di Pasqua si partecipa alla processione de 'S'Incontru': la statua della Madonna e quella del Cristo Risorto, incontrandosi, ripetono per tre volte un inchino mentre dal volto di Maria viene sollevato il velo di lutto. Si ritorna quindi in chiesa per la celebrazione della messa solenne"

Raffaele Sini



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