Macomer: gli appuntamenti con la tradizione ed il folklore

21.04.2022

di Andrea Manca e Andrea Campus

A Macomer si svolgono feste sia di natura prettamente religiosa che feste con elementi profani, ricche di folklore e tradizione. Per quanto riguarda Settembre le festività religiose sono quelle dedicate alla Madonna del Soccorso ("Sa Madonna de su Succursu") ora meno rilevanti, in cui si fanno otto giorni di novene e la Madonna viene portata dai fedeli in processione attorno alla piccola chiesa del rione Santa Maria. Nei primi giorni di settembre c'è anche la festa di Sant'Antoneddu de su Monte, in cui la Leva che ha già preparato la festa per Sant'Antonio (13 giugno), dà il cambio per la nuova Leva, e preparano il pranzo comunitario a cui si invitano amici e parenti. Per quanto riguarda il mese di ottobre, anche se poco sentita rispetto ai paesi più piccoli, c'è la tradizione de "Su mortu mortu" (31 ottobre), in cui i bambini vanno a chiedere di casa in casa, principalmente dolci e caramelle; questa festività si sta sempre più evolvendo nei modelli americani (conosciuta più con il nome di Halloween). Ad inizio novembre ricorrono le feste a carattere strettamente religioso aggiunte dalla Chiesa per avere una sorta di equilibrio con quelle più vecchie di tradizione pagana; tra queste ricordiamo celebrazione di Tutti i Santi (1 novembre) e la commemorazione dei defunti (2 novembre), in cui per tradizione la mattina si va a fare visita a parenti e amici defunti nel cimitero comunale.

La sera di Ognissanti si prepara la tavola per il "ritorno dei defunti nella loro abitazione", per tradizione, si lasciano viveri, cibo, sigarette e così via per ospitare il ritorno dei cari estinti. Il mese di Novembre, detto anche di Sant'Andrea ( il 30 Novembre si festeggia Sant'Andrea) a Macomer si svolge la "Sagra de su piritzolu", preparata dall'associazione "Binzateris" che apre al pubblico le loro cantine, in cui preparano gnocchetti al ragù, cinghiale in umido, seadas, pecora bollita con patate e cipolla e fanno assaggiare, tramite una sorta di "pass", costituito da una bisaccia, una tazza per la degustazione dei vini e un piatto di terracotta, le varie pietanze. La sagra prende il nome dal vino contadino, su piritzolu, che era considerato il "vino dei poveri", dato che veniva dato alla servitù dai proprietari, perché non venivano considerati meritevoli di bere il vino normale. Questo vino viene ottenuto dopo una leggera torchiatura delle vinacce, unita ad una piccola quantità di acqua tiepida e zucchero di canna per far ripartire la fermentazione. Infine c'è la "Sagra de s'antunna e casizolu", in cui ci sono dimostrazioni su come si fa "su casizolu", un formaggio ottenuto dal latte di vacche di razza sardo-modicana e bruno-alpina a pasta filata, ed una mostra micologica su tutte le varietà di funghi in Sardegna, con protagonista s'antunna, una varietà di cardoncello chiamato Pleurotus eryngii. Per quanto riguarda le festività c'è la messa per la Madonna dell'Immacolata (8-12) ed infine le festività Natalizie con le varie funzioni religiose.

Il 16 gennaio assistiamo ad una delle feste più apprezzate dell'anno a cui partecipa gran parte della comunità macomerese ovvero l'accensione de Sa Tuva per i festeggiamenti in onore di Sant'Antoni de su Fogu. Sa tuva è composta un grande tronco cavo e alto, accerchiato da tronchi più piccoli e rami vari.  A Macomer se ne accendono due: una davanti alla chiesa di Santa Rughe (Santa Croce) nella parte bassa del paese e l'altra in "Piazza Rossa" nel rione di Santa Maria; ambe due sono accompagnate da bancarelle con dolciumi e chioschi in cui si vendono birra, vino e anche castagne arrosto, ovviamente tutto accompagnato da musica e balli tradizionali. A febbraio, a Macomer, come nel resto dell'isola, si festeggia il carnevale che prende il nome di Carrasegare Macumeresu, che comprende la sfilata dei carri allegorici e la rassegna delle maschere tradizionali provenienti da vari paesi ma non di Macomer, in quanto Macomer non ha una maschera tradizionale.

Tra marzo e aprile si annoverano le festività religiose legate alla Pasqua: si inizia con la "Domenica delle Palme", che si svolge una settimana prima di Pasqua, in cui avviene la benedizione delle palme portate dai fedeli in una processione che passa per tutti i rioni di Macomer. La liturgia pasquale inizia il giovedì con la Coena Domini per proseguire il venerdì santo, con la deposizione di Gesù dalla croce (S'Iscravamentu) per portarlo insieme alla Madonna, vestita a lutto per la morte del figlio, in processione, alla chiesa di Santa Croce partendo dalla Chiesa di San Pantaleo. Il giorno di Pasqua Gesù viene riportato alla Chiesa di San Pantaleo in processione e lì avviene "S'Incontru", in cui Gesù risuscitato rincontra la Madonna

Per tutto il mese di maggio si celebrano le novene per la Madonna; l'ultimo giorno del mese viene portata in processione. Nel mese di Giugno ricorre la festa più attesa da ogni macomerese, ovvero "Sant'Antoni e Padua" ( Sant'Antonio di Padova). Dal 1 giugno fino al 12 giugno si celebrano le novene sia nella Chiesa di San Pantaleo a Macomer sia nella Chiesa situata nel Monte di Sant'Antonio (si fa la tredicina). Il giorno 12 giugno il Santo viene portato al monte in spalla dai fedeli che, solitamente, appartengono alla Leva che ha organizzata la festa di quell'anno. Con il Santo effettuano un pellegrinaggio tutti i fedeli, macomeresi e non, fino alla Chiesa, guidati dai fucilieri. Nella strada tra il paese e la Chiesa al monte ci sono tappe in cui ci si ferma e si degustano bibite, caffè, dolci tipici e così via. Arrivati alla zona di Sant'Antoneddu c'è una tappa in cui si invitano i fedeli a degustare pecora bollita con patate e cipolla. Al Monte poi si terrà la messa; il monte quel giorno è popolato da tende di fedeli che dormono lì e da bancarelle di ogni tipo. Il 13 giugno è la festa vera e propria ed il giorno seguente il Santo viene riportato in paese e resterà lì fino all'anno prossimo. Al rientro del Santo partecipano i cavalieri e la sera e nei giorni seguenti ci sono eventi che variano di anno in anno: concerti, esibizioni, balli in piazza e così via. Il 27 luglio si celebra la festa di San Pantaleo Martire, patrono di Macomer, forse in tono minore rispetto alla festa di Sant'Antonio ma sicuramente molto cara ai macomeresi.

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